“L’ultima volta - sottolinea Paolo Volpini, dell’Unione astrofili italiani - le loro luci furono scambiate per Ufo”. E il fenomeno si ripeterà a fine mese, anche se a una distanza maggiore, con altri due pianeti del Sistema solare, Marte e Saturno, che si daranno, invece, appuntamento il 27 agosto nella costellazione della Bilancia.
A chi è rimasto con i desideri appesi, a causa della Super Luna che ha in parte oscurato le prime lacrime di San Lorenzo, accendendo la notte come un faro, il cielo agostano offre un’altra opportunità. Stavolta protagonista non è la sciame meteorico delle Perseidi, polveri lasciate dalla cometa Swift-Tuttle, celebrate anche da Google, che incendiano l’atmosfera quando la Terra ne attraversa la coda, ma due pianeti, Giove e Venere. I nostri due coinquilini del Sistema solare in queste notti sono in cerca l’uno dell’altra. Un inseguimento che avrà fine il 18 agosto, giorno in cui saranno vicini come di rado capita loro di trovarsi, tanto da sembrare un unico corpo celeste.
Cielo notturno affollato, quindi (per conoscere il calendario delle serate osservative l’Uai ha creato un apposito sito, la Rete degli astrofili). E in questo speciale caleidoscopio non potevano mancare le comete. Oltre alle suggestive immagini ad alta risoluzione di67P/Churyumov-Gerasimenko, la cometa a forma di scamorza protagonista nei giorni scorsi dell’incontro ravvicinato con la sonda dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Rosetta, che continua a fotografarne la superficie, avvicinandosi sempre di più al suo nucleo, altri due fossili cosmici faranno capolino tra le stelle. Sarà possibile osservarli con un piccolo binocolo. Si tratta della cometa C/2014 E2 Jacques,
scoperta all’inizio dell’anno da un astronomo brasiliano e visibile per gran parte del mese nelle ultime ore della notte, proprio nella stessa regione di cielo dalla quale provengono le stelle cadenti estive. E di C/2013 V5 Oukaimeden, che a fine mese potrebbe rubare la scena alla collega Jacques. In attesa, a novembre, di assistere al primo sbarco sul suolo cometario di ghiaccio e polvere di una sonda umana, Philae, sganciata dalla navetta madre Rosetta.
(da il Fatto quotidiano)
(da il Fatto quotidiano)
di David
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