Largamente utilizzato per
descrivere e classificare le azioni dei militanti estremisti dell'Islam,
l'ampiezza di significato del termine Jihad è tuttavia sconosciuto a molti e
pressoché ignorato fino all'11 settembre del 2001, in seguito al dirottamento di
alcuni aerei di linea utilizzati come 'ariete' per l'abbattimento delle Torri
Gemelle di New York. La sua accezione più diffusa e stereotipata è quella
legata a "Guerra Santa".
Nelle prossime righe si cercherà
di tracciare un significato del termine Jihad, fornendo una sorta di mappa per
comprendere perché, volendo tracciare un parallelo con i giorni nostri, Jihad
non è necessariamente sinonimo di ISIS.
Cosa significa Jihad?
Il termine Jihad deriva
dall'arabo e letteralmente vuol dire "sforzo". Ma questo comporta già
delle differenze tra la sua definizione letterale e quella coranica.
Per Jihad si intende appunto lo
sforzo necessario a raggiungere un obiettivo, mentre nel corano si fa specifico
riferimento alla fatica e all'impegno, interiore e materiale , per la causa di
Dio.
All'interno di quest'ultima
interpretazione, inoltre, si possono ulteriormente distinguere tre ulteriori
diversi significati:
- Jihad come lotta spirituale al fine di vivere nel migliore dei modi la fede islamica.
- Jihad come lotta per costruire una buona società musulmana.
- Jihad come atto "militare", concesso però dalle sacre scritture islamiche del Corano solo come difesa del popolo musulmano.
È è facile intuire come in
nessuna di queste definizioni rientra il concetto di "Guerra Santa" come invece
in Occidente il Jihad è stato dipinto per anni, una simil crociata al
contrario, conflitto volto a convertire tutto il mondo (gli infedeli)
all'Islam. Al contrario, come già specificato, il Corano pone la difesa del
popolo, della comunità e di ogni musulmano come base fondamentale di ogni
azione militare. L' l'uso della forza è consentito per autodifesa, per
proteggere la libertà dei musulmani a praticare la loro fede, dall'oppressione
e da eventuali tiranni, per punire un nemico che rompe un giuramento e come
risposta ad un torto subito. Invece, un'azione militare volta alla costrizione
della conversione - "non vi sia costrizione nella religione", recita
il Corano nella seconda Sura, al versetto 256 -, alla conquista di altre
nazioni per colonizzarle, alla conquista di uno o più territori per avere un
guadagno economico o alla prova di forza di un leader, non può essere
considerato, e non deve essere definito, Jihad.
Che differenza c'è tra Jihad maggiore e Jihad minore?
È necessario inserire
un'ulteriore distinzione all'interno dei significati di Jihad. Secondo alcune
interpretazioni del Corano, che sono
tutt'oggi oggetto di dibattito, il Profeta Maometto ha definito come "maggiore" il Jihad spirituale, interiore. "Minore", in questo senso, è invece considerato
il Jihad militare.
Jihad maggiore
Tenendo a mente la definizione di
"lotta spirituale al fine di vivere nel migliore dei modi la fede
islamica", è la messa in pratica dei cinque pilastri dell'Islam: recitare
le preghiere (Namaz), effettuare il digiuno durante il Ramadan (Sawm),
praticare la testimonianza di fede (Shahada), fare elemosina (Zakat) e compiere
il pellegrinaggio verso La Mecca almeno una volta nella vita (Hajj). Altre vie
per compiere il Jihad maggiore, inoltre, possono essere lo studio continuato
dei testi sacri, fino ad impararli a memoria, il perdono di un torto,
partecipare attivamente alla comunità, smettere di fumare e così via.
Jihad minore
Questo è certamente l'aspetto più
militare e violento del significato di Jihad. In questo senso è certamente una "Guerra Santa", da non confondere però con la definizione Occidentale di
quest'ultima.
infatti, va considerato che ci
sono regole ben precise e difficilmente evadibili che regolano la Jihad
offensiva:
- Deve essere proclamata da un leader religioso
- Deve essere sempre difensiva, quindi è la controparte a dover cominciare le ostilità
- Gli innocenti non devono essere uccisi
- Prima di giungere al conflitto, ogni altra strada pacifica deve essere tentata;
- Donne, bambini e anziani non devono essere feriti o uccisi
- È vietato avvelenare i pozzi d'acqua (sorta di primitiva guerra chimica)
- Le donne non devono essere violentate
- Non devono essere recati danni alle proprietà altrui (case ecc)
- I nemici devono essere trattati con giustizia
Prendendo in considerazione
questi punti, appare assolutamente evidente quale differenza abissale scorra
tra il Jihad "minore" inteso dal Corano e dalle parole di Maometto, e l'azione
militare offensiva che vari gruppi stanno conducendo nei loro rispettivi
Paesi.
Jihad sessuale, cos'è?
Scoppiata principalmente nel
2013, la Jihad sessuale - come è stata definita dai media Occidentali -
riguarda l'invio di donne da un Paese pan-arabo a militanti (soprattutto presunti
tali, come abbiamo visto in precedenza) jihadisti. Tuttavia il Corano non
prevede assolutamente questo aspetto del Jihad e anzi condanna duramente
l'adulterio e la prostituzione.
In sostanza donne non sposate
vengono persuase a raggiungere le zone dei conflitti per congiungersi, tramite
contratto, ai militanti estremisti, diventando quindi "mogli" provvisorie
sfruttate, ovviamente, come oggetti sessuali. La questione è tornata di
scottante attualità con la formazione del califfato tra Iraq e Siria da parte
dell'ISIS. Ad ogni modo, come per le azioni violente di Al Qaeda e affini,
questo non ha nulla a che vedere con l'Islam, il Corano e la definizione, come
abbiamo visto di Jihad. . Al contrario i comportamenti di questi militanti,
evidentemente interessati al controllo del territorio mantenendo alta la
pressione, violano numerose regole del Jihad, così come calpestano alcuni dei
fondamenti base del testo sacro.
(Dana)
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